Giorno per giorno, Le Cronistoria di Matsuri capitolo 1°

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    Titolo Base: Le cronistoria di Matsuri Capitolo 1°
    Titolo Capitolo: Giorno per giorno
    Capitoli in tutto: Ancora da decidere
    Descrizione: Se una ragazza insieme alla sua unità rischiasse la vita per proteggere un'impero che in realtà minaccia di ucciderla e se ne rendesse conto solo al più della metà della sua carriera da combattente di quest'ultime azioni che potrebberò essere riversate contro di lei? Come reagirebbe? Cosa farebbe? Si ribellerà? Lo scoprirete solo se leggerete la storia...
    Genere: Azione - Fantasy - Avventura
    Creatore: Matsuri Zenith


    Giorno per Giorno



    A quale scopo, per il bene di chi gli uomini alzano le spade gli uni contro gli altri?

    - Accademia militare dei Desolation Angel, Impero di Infernal -

    Matsuri una giovane ragazza dai capelli biondi e occhi rossi, indossava una semplice divisa da combattimento, scarpe con corazzamento fino alla media altezza delle ginocchia in color giallo scuro, una gonna a media coscia tinta dal colore nero e riflessi grigi, allestita da una fascia a cintura legata alla vite strettamente dal medesimo colore del corazzamento alle ginocchia... Una maglia stile ninja ma dal colore in nero anche esso, e da dei guanti corrazati che percorrevano tutte le braccia lasciando pochi spazzi aperti, anche essi medesimi del colore giallo scuro... ma al collo portava una sciarpa dal colore rosso cremesi che gli copriva più della metà del volto, e brandiva un'arma strana di stile antico, ma dal manico color oro scuro e la sua lama ampia e lunga più della sua altezza dal colore nero pece ma dal riflesso splendente in bianco... Quest'ultima arma veniva sempre trattenuta al coperto da un foderò pre stabilito dalla ragazza che portava sempre alle spalle...
    Ma tornando all'ingresso dell'accademia Matsuri stava sull'attenti insieme agli altri ufficiali cadetti messi in riga dalla voce tonante del loro istruttore, il generale Kazuma...

    " Ora inizieremo ad allenarci nelle battaglie! "

    Il generale Kazuma era un uomo giovane ma sicuramente possedeva un'età maggiormente più elevata rispetto a quella della ragazza, capelli castani e occhi del medesimo colore, non indossava particolari indumenti, anzi per meglio dire sembravano più normali che da combattente... Una cammicia in nero e un giubottino dal colore blu scuro, mentre i pantaloni stretti da una semplice cintura portavano il medesimo colore della cammicia leggermente aperta sulla parte alta del torace, con scarpe particolarmente anche esse in nero ma normali... Insomma un uomo che sfidava perfettamente la sorte senza essere corazzato chissà di quale forza era impossesso...

    Il primo scontro avrebbe messo di fronte Juju, la soldatessa più ferrata dell'accademia, e Matsuri, che per la prima volta avrebbe assunto il comando di una unità.

    " Non vi preoccupate. Questo è solo un allenamento, per cui sopravviverà anche chi perde. "

    Juju era una ragazza alquanto strana c'era da ammetterlo aveva stupito in ogni senso le aspettative di Matsuri, questa ragazza dai capelli di color roseo, era vestita in modo altamente estivo?! No, era solo il modo di vestirsi della ragazza in un'armatura con alcuni corazzamenti simili a quelli di Matsuri ma con delle modifiche, il suo capo d'abbigliamento era più simile ad un costume da bagno tinto dai colori bianco e rosa, stesso anche per le scarpe che indossava, da ciò si poteva comprendere con facilità, la ragazza dal nome Juju amava quei due colori, colori di cui uno era un tantino odiato da Matsuri ovvero il rosa... Troppo rosa poi faceva passare per delle fanciulle troppo legate alla classe estrema della lussuria. Forse questo non centrava nulla, ma le armi della ragazza erano proprio le sue Ali, e si posseveda sei pezzi d'ali che in realtà erano delle lame che forse manipolava mentalmente. Quest'ultima cosa non sapeva spiegarla o almeno per il momento non aveva informazioni abbastanza elevate per comprendere davvero cosa poter pensare sulla stramba e strana ragazza che aveva davanti ai suoi occhi...

    Solo un allenamento? No, se Matsuri fosse stata battuta, per lei non ci sarebbe stato futuro... La sconfitta non era una possibilità.

    " Non mi interessa se il nostro avversario e' Juju, mi rifiuto di perdere! Va bene? "

    Chi stava parlando? il volto di Matsuri si voltò con molta rapidità verso una compagna d'unità, era Kukuri una ragazza apparentemente possessiva ma in realtà aveva un cuore buono e nobile. La ragazza possedeva dei capelli lunghi dal color nero e occhi sul giallo, forse spesso poteva provocare una reazione strana per quel suo strano colore d'occhi ma bisognava soltanto farci l'abitudine. Il suo abbigliamento era simile a quello di Matsuri ma dai colori in rosso e stile divisa cinese antica, mentre tra le mani portava dei strani tamburelli forse di danza, ma allegati con alcune catene. Si domandava di quale strana arma fosse in possesso la ragazza, ma non si soffermò molto su questo dettaglio, era per ora persa nel concentrarsi della sua missione, ovvero quella di riuscire a vincere questo allenamento prebase per una vera battaglia o almeno così sperava...

    " D'accordo questi sono i patti. Affare fatto? "

    Ecco che un'altra voce venne udita nell'aria e soprattutto che si allego alla strana atmosfera che regnava in quella zona della base, era un ragazzo stranamente serio per il momento, Lars il suo nome, non sapeva che stile adoperasse lo vedeva sprovvisto d'armi, o almeno sembrava, ai piedi aveva delle strane scarpe con delle lame che circondavano quest'ultime, un paio di pantaloni in nero, e una maglia in rosso, allegata a dei guanti che si adattavano al colore delle scarpe e dei pantaloni, ovviamente era un ragazzo biondo con occhi castani. Ma tralasciamo anche questo, in tutto ciò Matsuri ed altri membri dell'unità erano rimasti in silenzio solo per comprendere meglio le parole di quest'ultimi due. Passarono brevi minuti e si udì un fiscio strano, che la battaglia d'allenamento stasse iniziando? si stava iniziando... Tutto si basava su una battaglia a fortezze, chi avrebbe perso la sua unità e la sua postazione, non sarebbe stato in grado di essere promosso all'esame in questione. La unità era proprio comandata da Matsuri, che per la prima volta decise di scendere in campo portando con se un ragazzo dal nome Minato e una ragazza dal nome Shino.

    Minato era un giovane ragazzo biondo dai occhi blu mare, e con una divisa da Jonin allestita tra i colori decorativi del blu e verde, mentre portava addosso sempre un mantello di color bianco con alcuni disegni simili a delle fiamme in color rosso ai bordi del termine del mantello.

    Shino invece anche lei una giovane ragazza ma dai capelli blu legati con una coda alta con occhi blu scuro, anche lei portava un abbigliamento simile a quello di Matsuri ma la diversità consistema nello stile e colori, tinti tra il bianco e nero e al collo un medaglione con una gemma rara come decorazione con il colore in bianco argentato.

    " Avanti!
    Dimostra il tuo valore! "

    Ecco li la voce di Juju che da una postazione distante parecchi metri da quella di Matsuri aveva detto qualcosa di preciso, la invitava a dimostrare cosa sapesse fare davvero, e con immenso onore Matsuri accetto tali parole avviandosi di corsa insieme alla sua unità scelta verso questa destinazione precisa... La battaglia andava avanti e ormai Matsuri avanzava insieme alla sua unità con molta rapidità... Finchè arrivò, davanti alla fortezza controllata da Juju, cercò quindi di oltrepassare i suoi cancelli facendosi aiutare da Shino e Minato per la copertura difensiva mentre lei avanzava fino all'interno delle mura per fronteggiare la strana ragazza.

    " Non disperdere le tue forze!
    Concentra gli attacchi su un solo obiettivo alla volta! "

    Queste furono le ultime parole di Juju prima di avviare il duello contro Matsuri, un duello diretto e breve fu il passaggio sulle varie zone della struttura che trovare Juju ma eccola li finalmente l'aveva trovata e avvicinandosi lentamente a lei estraendo la sua arma si stava per preparare al duello contro quest'ultima che per un'ultima volta tornò a parlare...

    " Bene, Bene.
    Sarò lieta di essere la tua avversaria "

    Erano li, faccia a caccia, ma nessuna delle due esitava ad osservare l'altra dritta negli occhi, l'area cambio e Juju con interesse forzo' un breve dialogo per augurare a Matsuri di svolgere un buon duello al pieno di se stessa con le parole che aveva appena detto pochi istanti prima, alla quale Matsuri non accennò una risposta ma solo uno sguardo ancora più serio rispetto a quello che aveva pochi momenti prima... Il duello fu incessantemente duraturo, i minuti passavano rapidamente ma il duello sembrava non voler terminare tra parate di colpi, schivate, e colpi eseguiti perfettamente bene con successo contro la nemica, riuscendo a personificare numerevoli modifiche nelle sue strategie così da portare Matsuri al riuscire a perforare le difese di Juju, e riuscendola a battere dopo molto tempo dalla durata d'inizio del duello... Al termine di questo stancante e quasi incessante duello, la ragazza dal nome Juju disse qualcosa verso Matsuri...

    " Evita di pavoneggiarti! "

    Perchè quelle parole? Matsuri se lo domandava, era rimasta totalmente normale verso i confronti di Juju, non gli importava se aveva vinto o perso, gli importava soltanto di essere riuscita a superare questo addestramento, senza nessun ferito, o almeno in parte dato che Juju ne era uscita ferita ed esausta... Solo queste parole uscirono dalla bocca di quest'ultima che si allontanava rapidamente e in silenzio, con sguardo pensante a qualcosa, forse qualche dubbio riguardante le proprie strategie? questo purtroppo Matsuri non l'avrebbe potuto sapere, ma in realtà aveva pensato correttamente...

    § Maledizione!
    Che la mia strategia non fosse all'altezza? §

    Questi furono gli ultimi pensieri di Juju mentre abbandonava il campo della battaglia... Intanto in quell'asso di istanti in cui Juju se ne andava avvolta dai suoi pensieri, Matsuri aveva fatto ritorno insieme a Shino e Minato alla base dove vi stavano gli altri membri dell'unità, attendendo i prossimi ordini, riposandosi e godendosi il tempo insieme alla sua unità ma soprattutto la sua unità che era composta da suoi amici.




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